Allergia ai pollini? Finalmente è in arrivo la bella stagione e con essa anche alcune fastidiose allergie.
Di seguito troverete qualche consiglio pratico per combattere al meglio le allergie di stagione in modo da non dover mai rinunciare ai vostri amati giri in bici!
Finalmente è arrivata la primavera… e i pollini!
Noi non vediamo l’ora di lasciarci alle spalle freddo e grigiore e già ci immaginiamo lunghe gite all’aria aperta con il sole e l’aria tiepida, profumata di fiori… Aiutoooo! Anche la primavera porta con sé le sue insidie.
Sono in agguato allergie ai pollini!
Allergia come riconoscerla: alcuni sintomi comuni
Chi di noi ne soffre da sempre è ben consapevole del problema e delle lotte infinite con eritemi ed irritazioni ad occhi e gola, con difficoltà a respirare, naso gocciolante e un insieme di fastidi e disturbi che assomigliano tanto ad un raffreddore ma che di fatto non lo è.
L’allergia ai pollini può comparire a qualsiasi età, ma in genere inizia nell’infanzia o durante l’adolescenza.
In molti casi i sintomi si attenuano con l’età: in soggetti fortunati può anche sparire completamente mentre, nei meno fortunati l’allergia persiste tutta la vita o può comparire all’improvviso!
Pensate che la nonna di un mio amico ha iniziato ad avere disturbi per allergie alla tenera età di 80 anni 😀
Come sbarazzarsi definitivamente dalle allergie
Purtroppo, non esiste una cura definitiva per l’allergia, ma disponiamo di numerosi farmaci per gestire in modo ottimale i sintomi.
Quindi, se in questo periodo dell’anno iniziate a ad avere qualche fastidio come eritemi ed irritazioni ad occhi e gola, difficoltà a respirare, naso gocciolante la prima cosa da fare è sicuramente quella di contattare il proprio medico che vi potrà indirizzare verso la scelta farmacologica più opportuna per voi.
Altrettanto utile si può dimostrare l’abitudine di adottare una serie di comportamenti che aiutino a prevenire e a ridurre manifestazioni indesiderate.
Facciamo quindi una breve carrellata sulle più comuni piante che provocano allergie e sui loro tempi di fioritura.
Il calendario dei pollini
GRAMINACEE: da aprile a settembre (grano, avena, granoturco, segale, gramigna dei prati).
PARIETARIA: da marzo ad ottobre (pianta erbacea selvatica dall’aspetto cespuglioso).
COMPOSITE o ASTERACEE: da luglio a settembre (vasta famiglia di piante a fiore: margherite, girasoli, tarassaco, cardo fiordaliso, carciofi…..)
BETULLACEE: da gennaio a maggio (betulla, nocciolo).
OLEACEE: maggio e giugno (olivo, frassino, gelsomini).
CUPRESSACEE: da gennaio ad aprile (cipresso , ginepro).
È subito evidente che il problema non è esclusivo del periodo primaverile, come siamo portati a pensare, ma si protrae per quasi tutto l’anno.
L’esordio, l’intensità e la durata dei sintomi dipendono principalmente dalle variazioni delle concentrazioni di pollini nell’atmosfera.
Sindrome orale allergica
In una percentuale di soggetti allergici, circa il 10% può comparire anche una sindrome orale allergica in seguito all’ingestione di alcuni alimenti, dovuta alla parentela botanica tra i pollini di alcune famiglie e vari alimenti.
In pratica il nostro sistema immunitario reagisce a sostanze contenute nei cibi per affinità con antigeni contenuti nei pollini.
I principali test per rilevare le allergia
Essenziale intanto è sapere esattamente a cosa siamo allergici, anche se nessun test è affidabile al cento per cento, avremmo un risultato più attendibile consultando un buon specialista che lo sappia interpretare.
Esistono diversi tipi di test:
TEST CUTANEO: prick test, si pone a contatto con la cute gocce di estratto dell’allergene, pungendo il derma, e si osserva la comparsa di reazioni quali rossore e pomfo.
TEST EMATICO: consiste in un esame ematico in laboratorio dove si accerta la presenza di anticorpi IgE specifici contro i singoli allergeni.
TEST DI PROVOCAZIONE: consiste nel somministrare per via orale, o inalatoria l’allergene per provocare sintomi controllati, va eseguito solo su stretta sorveglianza medica.
I test possono essere eseguiti in ogni momento dell’anno: è solo necessaria la sospensione dei farmaci antistaminici, 5-7 giorni prima del test, che potrebbero alterare il risultato.
Altra terapia farmacologica invece deve essere mantenuta.
Terapia farmacologica
La terapia farmacologica consiste nell’assunzione di antistaminici, antileucotrienici, nei casi più gravi il cortisone.
Cosa importante è rivolgersi sempre a uno specialista: è severamente bandito il fai da te!
VACCINO DESENSIBILIZZANTE
Viene somministrato quattro, cinque mesi prima della stagione pollinica, fornisce gli anticorpi bloccanti in grado di contrastare la malattia, dopo alcuni anni di somministrazione può risolvere il problema.
Comportamenti consigliati
I consigli comportamentali che generalmente ci vengono dati sono di EVITARE prati e terreni incolti, EVITARE la campagna e non uscire nelle giornate calde e ventose, soprattutto dalle h 10.00 alle 16.00.
Non facile visto che queste sono situazioni dove in cui incorre spesso durante un’uscita in bici, o un’escursione a piedi!
Alcune piccole attenzioni però possono comunque aiutarci e rendere più sicura e piacevole la nostra attività.
Di aiuto può essere di assumere la terapia farmacologica prima della comparsa dei sintomi, in modo da prevenire o ridurre le manifestazioni.
Conoscere le sostanze a cui siamo allergici e il calendario delle fioriture ci permette di adottare un comportamento più efficace per tentare di evitare i pollini che ci causano problemi.
Come sciegliere la destinazione delle proprie escursioni in bici
A seconda delle piante a cui si è allergici si può quindi scegliere la nostra destinazioni e preferire mete alternative in base del periodo dell’anno, ad esempio si può tenere in considerazione che in montagna le fioriture sono in genere ritardate di un mese.
Chi è allergico alla parietaria deve preferire la montagna oltre i 1000 m di altitudine dove la pianta non cresce, mentre la possiamo trovare nelle zone costiere.
Preferire percorsi nei boschi, dove si è protetti dal manto degli alberi.
Usare sempre occhiali protettivi scuri, la luce aumenta il fastidio dei sintomi oculari.
Evitare di passare per prati campi e giardini in cui l’erba è stata tagliata da poco.
Quando si rientra a casa fare una doccia, lavare i capelli e cambiare i vestiti per eliminare i pollini che si sono attaccati, riducendo l’esposizione.
Attenzione anche agli animali domestici che possono trasportare granuli di polline nel pelo e depositarli sul divano e sul letto.
Evitare il fumo, irrita le mucose di naso ed occhi. (Evitarlo sempre e comunque è senz’altro una buona abitudine per tutti. ;-))
Far installare filtri anti polline nell’auto, in modo da evitare contatti indesiderati durante gli spostamenti.
Alimentazione
Modificare o fare maggiore attenzione alle abitudini alimentari può essere un ulteriore aiuto.
In generale sono consigliati cibi integrali, legumi, frutta e verdura fresca di stagione, tutto assunto con moderazione!
Attenzione quindi in primis alla sindrome orale allergica. Non mangiare alimenti che contengono antigeni comuni ai pollini che ci provocano reazioni.
Evitare o limitare i cibi che stimolano la liberazione di istamina (fragole, pomodori, cioccolato, crostacei, molluschi, insaccati, formaggi, frutta secca).
L’eccessivo consumo di latticini può aumentare la secrezione di muco ed aggravare sintomi di rinite ed asma.
Al contrario sono consigliati cibi ricchi di magnesio (cereali integrali, fagioli, verdure a foglia verde, banane….) che contribuisce a ridurre al minimo la produzione di istamina.
Altri cibi consigliati sono tutti gli alimenti ad elevato contenuto di vitamina C che fra le altre cose aiuta la regolare funzione del sistema immunitario
Speriamo questi nostri consigli possano aiutarvi ad arginare il problema delle allergie ai pollini. Non dimenticate di chiamare il vostro medico curante per qualsiasi dubbio, fastidio… Saprà sicuramente orientarvi sulla terapia migliore per superare indenni il vostro periodo allergico!
Vi aspettiamo prestissimo in bici 😀